L’assenteismo dipendenti in Abruzzo è una piaga del tessuto economico e soprattutto di quello aziendale, la condotta scorretta di alcuni dipendenti può essere pregiudizievole per l’intero settore produttivo e può nuocere anche agli stessi colleghi impegnati nell’attività lavorativa.
I manager del personale oppure gli impiegati dell’ufficio risorse umane o semplicemente i manager human resource si trovano spesso difronte a casi di malattia prolungata indebitamente o nei peggiori casi malattie fittizie del dipendente, spesso la malattia del dipendente può durare anche per diverse settimane o mesi, naturalmente l’azienda sarà costretta a rimpiazzare l’organico in malattia grazie a una turnazione differente oppure dovrà assumere e formare del nuovo personale in attesa del rientro del dipendente malato.
Spesso l’assenza del dipendente “furbetto” può creare astio tra gli stessi lavoratori che devono sopperire a turni differenti e formare il nuovo personale, in conclusione l’assenza del dipendente “malato” provoca danni patrimoniali all’imprenditore, alla compagine sociale e a tutto il sistema aziendale.
Innanzitutto tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati sono soggetti alla visita medica di controllo domiciliare, chiamata comunemente visita fiscale.
Le visite fiscali per i dipendenti privati si effettuano sette giorni su sette, con le seguenti fasce di reperibilità: Dalle ore 10:00 alle ore 12:00; Dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Gli orari visita fiscale 2021-2022 per i dipendenti pubblici non subiranno grandi modifiche nel 2022.
La visita fiscale è un accertamento predisposto dall’INPS, dal datore di lavoro o dalla A.S.L. per verificare che il dipendente malato sia effettivamente in uno stato di malattia debilitante o assente per malattia. Nel caso in cui si ha la necessità di uscire di casa durante gli orari di visita, bisogna munirsi di un certificato medico.
In caso di assenza ingiustificata del lavoratore dipendente esso sarà soggetto ad una sanzione amministrativa, mentre in caso di recidiva il dipendente si esporrà con elevata probabilità al licenziamento per giusta causa.
Licenziamento dipendente in malattia: è l’ordinanza n. 26709 del 01.10.2021 della Cassazione a stabilire che è legittimo il licenziamento per giusta causa, comunicato anche durante l’assenza per malattia, se fondato su una accertata violazione dei doveri di correttezza e buona fede da parte del lavoratore.
Si può essere esonerati dalla visita fiscale se si hanno: patologie gravi che necessitano terapie salvavita; malattie correlate alla situazione di invalidità riconosciuta con riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 67%;
Recentemente è stata disposta dall’INPS una sezione online mediante la quale, aziende ed amministrazioni possono inviare una richiesta di visita fiscale al dipendente in malattia.
L’orario visite fiscali 2021-2022 si ha quando un lavoratore dipendente è malato e si assenta dal lavoro, pertanto esso sarà soggetto alla visita fiscale da parte di un medico incaricato dall’INPS.
Le fasce orarie visite fiscali non sono sempre uguali e variano a seconda se il lavoratore appartenga ad un’azienda pubblica o privata, in questo articolo sono state già precedentemente citate le fasce di reperibilità ma tratteremo anche la richiesta di visita fiscale inps e chi manda la visita fiscale.
“Il lavoratore ha diritto alla conservazione del proprio posto di lavoro durante il periodo della malattia e non può essere licenziato – per ragione soggettive – durante e al termine della stessa, se non in due ipotesi: qualora la malattia si protragga oltre il periodo di comporto1 stabilito (con le relative eccezioni) o qualora la malattia provochi uno scarso rendimento che causa un danno per il datore di lavoro.” 2
1Arco di tempo, individuato dal contratto collettivo, in cui l’azienda è tenuta a tollerare l’assenza.
2Fonte: Wikilabour – Dizionario dei diritti dei lavoratori, Licenziamento per malattia – Superamento periodo di comporto.
La normativa di riferimento è la seguente:
Il licenziamento disciplinare può essere di due tipi: per giusta causa, esso si ha quando la condotta del lavoratore è così grave da non permettere la prosecuzione del rapporto di lavoro neppure per un solo giorno; pertanto in questa ipotesi saremo difronte al caso licenziamento in tronco, ossia senza preavviso; per giustificato motivo soggettivo: il comportamento del lavoratore lede la fiducia del datore ma consente la prosecuzione temporanea del rapporto di lavoro per il periodo di preavviso indicato nel Ccnl.
Sarà poi facoltà del datore oppure del dipendente, rinunciare al preavviso e operare la risoluzione del contratto con effetto immediato, versando però all’altra parte l’indennità sostitutiva del preavviso.3
Il licenziamento potrà essere inflitto anche se il dipendente è assente per malattia.
3Per maggiori informazioni consulta: Laleggepertutti.it , Si può licenziare un dipendente in malattia? 13/10/2021
La perpetuazione dell’illecito, provata grazie al lavoro dell’investigatore privato, abilita il datore di lavoro a porre in essere il “licenziamento per giusta causa”, legalmente riconosciuto. A tal fine ci sembra doveroso riportare parte dell’art. 2119 Codice civile (recesso per giusta causa), che recita quanto segue:
“[..]Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto senza preavviso, se il contratto è a tempo indeterminato, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto […]“
Il lavoro dell’investigatore privato nei casi di assenteismo del dipendente o di abuso della legge 104 è tradurre il comportamento scorretto del dipendente in prove materiali che potranno essere usate per giustificare il licenziamento del dipendente furbetto.
La nostra agenzia investigativa vanta un esperienza pluriennale nel settore, le indagini da noi svolte sono finalizzate a reperire le prove concrete e palesi degli illeciti realizzati dal dipendente assenteista. Le prove reperite consistono in materiale fotografico e video, ritraente i soggetti impegnati in vari ed eventuali comportamenti scorretti.
Il titolare di un’azienda che vuole licenziare un suo dipendente per giusta causa è tenuto a reperire le prove che giustifichino le motivazioni del licenziamento, in pratica al datore di lavoro compete il famoso “onere di colpa”.
La dottrina di riferimento sostiene: “è il datore di lavoro a dover presentare dati inequivocabili che testimonino la condotta assenteista del lavoratore licenziato” – prove che la nostra agenzia investigativa è perfettamente in grado di fornire.
Contattaci per una consulenza gratuita! 347.75.95.101
Svolgiamo attività per Assenteismo dipendenti – assenteismo dipendente pescara – licenziamento per giusta causa dipendente Pescara – licenziamento per giusta causa dipendente chieti – malattia dipendente chieti – dipendente abuso legge 104 – investigatore chieti – investigatore a pescara – assenteismo dipendenti chieti – assenteismo dipendenti cosa fare – malattia dipendente psescara
Dove Siamo in abruzzo
Dove Siamo in Puglia