La violenza sulle donne è un problema globale che colpisce ogni comunità, in Italia il fenomeno si manifesta da Nord a Sud e purtroppo l’Abruzzo, sede della nostra agenzia investigativa, non fa eccezione.
Lo stalking rappresenta uno dei comportamenti più angoscianti e pericolosi associati alla violenza sulle donne e persino al femminicidio. Questo comportamento ossessivo e persecutorio, patologico oseremmo dire, coinvolge un individuo che intraprende azioni lesive e ripetute per controllare, minacciare o ferire una persona. In Abruzzo, così come in molte altre regioni, le donne sono spesso vittime di stalking e gli investigatori privati si trovano sempre più spesso a dover affrontare questo insidioso problema.
Lo stalking può causare gravi danni emotivi e psicologici nelle vittime, che sempre più spesso sono di giovanissima età. Le donne che subiscono stalking spesso vivono nell’ansia costante e nella paura, sentendosi imprigionate e vulnerabili. Questi effetti negativi possono influenzare la loro salute mentale, fisica e le relazioni personali.
Negli ultimi anni i casi di stalking sembrano essere in costante aumento.
Gli investigatori privati svolgono un ruolo significativo nel combattere la violenza sulle donne, compresa la lotta contro lo stalking.
Alla Iuris Investigazioni ci occupiamo spesso di indagini utili a certificare, a provare dunque, casi di stalking e mobbing.
Si tratta di un reato previsto dall’art. 612-bis del codice penale “Atti Persecutori“ in base all’art. 7 della legge n. 38/2009.
La vittima di uno stalker ha difficoltà a parlarne con qualcuno e a chiedere aiuto: per paura, per vergogna, per timore che la situazione possa aggravarsi e magari coinvolgere i suoi affetti più prossimi, o nella speranza di saper gestire in autonomia la situazione e che quindi questa possa risolversi positivamente in breve tempo.
Purtroppo la vittima sottovaluta quasi sempre il rischio e dal reato di stalking si passa a quello di violenza fisica e, non di rado, omicidio (femminicidio).
I nostri investigatori privati sono addestrati per condurre investigazioni approfondite sullo stalking. Utilizzano una vasta gamma di tecniche, tra cui la sorveglianza discreta e l’analisi delle comunicazioni digitali, per raccogliere prove concrete che possono essere utilizzate dalle forze dell’ordine o in ambito processuale per far valere le ragioni della vittima.
Per onestà intellettuale è opportuno ricordare che lo stalker può essere anche donna e la vittima può essere anche uomo, anche se tale condizione è più rara.
La violenza di genere ha una matrice culturale che affonda le sue radici nella notte dei tempi e che si fonda sul falso presupposto della superiorità maschile in una società patriarcale.
Per ovviare a questo grave errore occorre educare le future generazioni al reciproco rispetto.
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